L’enigma Gioconda

La Gioconda, iniziata da Leonardo intorno al 1503 e conclusa nel 1510 circa, è il ritratto femminile più famoso al mondo. Non è stato dimostrato con certezza se l’opera ritrae Monna Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo o rappresenti una figura allegorica, ossia la Castità che domina e vince il tempo. Fu acquistata dal re Francesco I di Francia per una somma assai consistente e ad oggi si trova nel Museo del Louvre di Parigi.

La Gioconda è seduta in una loggia con il volto frontale e lo sguardo rivolto all’osservatore; sul capo porta un velo che le tiene fermi i capelli e le sue mani, la cui bellezza e naturalezza continuano ad incantare da secoli, sono raccolte sul grembo in primo piano. Alle spalle della donna si distende un ampio paesaggio montano, attraversato da corsi d’acqua, che lui realizzò attraverso la prospettiva cromatica. Chiunque osservi il suo volto si concentra sul sorriso e sullo sguardo, che rappresentano le particolarità di questo dipinto.  Il primo è stato definito enigmatico, in quanto a metà tra l’ironia e la malinconia, non facendoci capire perfettamente cosa voglia esprimere, ed è stato realizzato attraverso l’uso dello sfumato. Con la stessa tecnica ha realizzato anche lo sguardo; infatti da qualsiasi punto noi la osserviamo, sembra che essa ci segua con gli occhi, e riesca a farci percepire questa mobilità.

                                                                            Daniele Mastrilli e Ilaria D’Antonio

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