Arb-homines, il murale del Curie

La parete est del Liceo si è appena arricchita di un murale realizzato dall’artista Edoardo Ettorre, ex alunno del Marie Curie. Il progetto è stato realizzato in sinergia con l’associazione Co.N.al.Pa (Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus) e grazie agli sponsor Romani Colore Ferramenta e Manetta Noleggi.

Edoardo Ettorre (Dodò per gli amici) ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, scoprendo in sé la vocazione per la pittura e ha iniziato a realizzare murales durante l’Erasmus che ha fatto a Valencia, in Spagna, al terzo anno di Università.

Rientrato a Giulianova, nel 2019 ha realizzato il primo lavoro al Molo della cittadina. I suoi lavori si possono ammirare in tutta la regione e anche in diverse parti d’Italia (infatti ha vinto molti concorsi) ed ora anche nella sua scuola, un luogo che ha inciso profondamente nella sua formazione e, per sua stessa ammissione, in cui è stato emozionante ritornare.

Il titolo del lavoro è Arb-homines, un gioco di parole tra la radice latina della parola albero e la parola uomini. L’unico “vincolo” del murale era proprio, ovviamente, il tema ambientale, la tutela della natura e il fondamentale ruolo degli alberi. Edoardo Ettorre ha incontrato, lo scorso Marzo, gli alunni del Liceo che si erano iscritti al contest pensato per coinvolgerli nell’ideazione del lavoro.

L’idea da cui l’artista è partito è stata quella di integrare i veri alberi che crescono davanti alla parete all’opera, determinando, così, un mutamento del lavoro stesso man mano che gli alberi cresceranno. La figura umana rappresentata, figura in senso universale perché realizzata senza viso e connotati specifici, di grande impatto e ben visibile anche da lontano, interagisce con la natura, si prende cura dell’albero e di conseguenza di se stesso attraverso un filo rosso che denota una grande responsabilità: lo lega alla natura ma lo ammonisce a stare attento, a non tirare troppo, altrimenti rischia di farle (e farsi) del male.

Dalla cura della natura che l’uomo avrà, dipenderà il suo futuro. Dodò ha citato Lev Tolstoj: “Una delle prime condizioni di felicità è che il legame tra l’uomo e la natura non si rompa”. E quale luogo migliore di una scuola per veicolare questo messaggio?

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