La vita di uno studente atleta

Gli anni del liceo sono i più belli della nostra vita; un periodo di cambiamento, di amicizie e di libertà.

Ma nell’adolescenza esiste anche lo sport, praticato da tantissimi ragazzi in giro nel mondo; si, perché lo sport ti fa sognare, ti fa sentire vivo e forte come nessun’altra cosa.

Eppure sognando, molte volte ci si imbatte nella realtà.

Frequento il quinto anno del Liceo scientifico Marie Curie, e da tre anni sono riconosciuto come studente atleta.

Guardando indietro mi rendo conto di quanto sia stato difficile conciliare studio e sport, nonostante il titolo a me attribuito. Tornare a casa dopo una lunga giornata divisa tra classe e campo

sapendo di dover studiare non è affatto semplice; in quanto l’unico pensiero è di staccare un po’ e riposare. Innumerevoli le volte che mi sono addormentato sui libri, come innumerevoli le volte che mi sono svegliato prima la mattina. Tutto questo innesca una reazione a catena, che porta lo studente ad essere stanco, nervoso e poco concentrato negli impegni giornalieri.

Devo ringraziare i miei genitori, che hanno avuto una pazienza fuori dalla norma; quante discussioni, quanti pianti.

Non hanno mai mollato con me, nonostante credo di averli delusi più di una volta durante questo percorso scolastico.

Ci siamo però! Dopo numerose difficoltà e incidenti di percorso mi appresto a portare a termine questa esperienza (speriamo) con la consapevolezza di esser cresciuto e maturato, perché alla fine lo sport come la scuola ti mette davanti a sfide, dove nessuno può darti una mano, dove l’individuo deve mettersi in gioco e dimostrare a se stesso quanto vale.

Non sarà facile, ma amerai il finale.

                                                                                                               Andrea Pedicone

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