Alimentazione vegana: rischi e benefici

L’alimentazione vegana è un regime alimentare orientato totalmente su prodotti di origine vegetale, esclude prodotti di origine animale e non ammette il consumo di uova e latticini. 

Molti la considerano un vero e proprio stile di vita basato sul principio etico del rispetto di tutte le forme di vita. Da molti altri, invece, è ancora messa in discussione. 

Passare dall’alimentazione onnivora a quella vegana provoca immediatamente degli effetti evidenti in tutto il corpo. 

Nelle prime settimane si percepisce un aumento dell’energia dovuto alla verdura e alle fibre, le quali, pulendo il nostro intestino, aiutano a sentirci più sazi a lungo

Durante i primi 6 mesi vengono riscontrati dei miglioramenti nell’aspetto della pelle e dei capelli, una migliore funzionalità dell’apparato cardiovascolare e una riduzione dei rischi di patologie legate alla circolazione e al cuore.

Dopo diversi anni, però, risulta molto comune una carenza di vitamina B12, contenuta principalmente negli alimenti di origine animale, che può essere soddisfatta con l’assunzione di integratori. Un altro cambiamento preoccupante è la carenza di calcio, fondamentale per l’apparato scheletrico.

Se da un lato, dunque, si riduce il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari, dall’altro, tutte le carenze aumentano significativamente il rischio di osteoporosi, anemia perniciosa, anemia megaloblastica. Un’alimentazione Vegan ha i suoi benefici, ma deve assolutamente essere bilanciata, per non trovarsi di fronte ad eventuali carenze, con assunzioni di integratori alimentari.

Hoxhalli Paola

 

 

1 commento su “Alimentazione vegana: rischi e benefici”

  1. Carolina Di Ferdinando

    Un vivissimo apprezzamento per l’articolo che affronta un importante argomento di grande attualità. Ritengo sia però sbagliato enfatizzare che dopo un periodo di alimentazione vegana l’individuo ha una migliore salute: “Durante i primi 6 mesi vengono riscontrati dei miglioramenti nell’aspetto della pelle e dei capelli, una migliore funzionalità dell’apparato cardiovascolare e una riduzione dei rischi di patologie legate alla circolazione e al cuore.”
    Lo stato di salute di un individuo è sempre legato, oltre ai fattori genetici, al corretto stile di vita. Per stile di vita si deve sempre intendere alimentazione equilibrata e attività motoria adeguata.
    La dieta vegana, come giustamente detto nell’articolo, per non creare carenze deve sempre essere integrata. Il ricorso agli integratori è quindi un correttore di un’alimentazione non completa. Ho rispetto delle scelte individuali di tipo etico ma non ritengo sia giusto parlare di dieta vegana come dieta salutista. Sottolineo inoltre che, dal punto di vista anatomico e fisiologico, l’uomo è un animale onnivoro.

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