Hi-Storia, la guida tattile preparata dagli studenti 

Creato a Pescara il progetto interattivo per riprodurre monumenti e territori Immediata l’adesione di scuole in tutto l’Abruzzo: insegniamo a scoprire le città

PESCARA. Valorizzare e rendere accessibile il patrimonio culturale della regione attraverso nuove tecnologie. Si chiama Hi-Storia ed è un progetto che nasce dal connubio tra storia dell’arte e informatica creato da due giovani abruzzesi: Emanuela Amadio e Stefano Colarelli.
Storica dell’arte di Giulianova lei, informatico pescarese lui, i due hanno lavorato all’ideazione di dispositivi interattivi che riproducono monumenti e opere d’arte. Un progetto accessibile anche ai non vedenti grazie ad attivatori collocati sulle stampe tridimensionali che consentono di aprire i contenuti multimediali con il tocco delle dita. La sede operativa è a Pescara, ma il progetto, spiega Emanuela Amadio, è sbarcato anche fuori Abruzzo. «Hi-Storia è nato nel 2013 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale abruzzese realizzando prodotti di innovazione tecnologica accessibili anche ai disabili sensoriali. Nel 2014 abbiamo svolto i primi lavori su commissione, tra cui l’audioguida tattile del Parco Gran Sasso-Laga. Con scuole, imprese, associazioni e liberi professionisti abbiamo creato un network informale su scala nazionale per sviluppare attività e prodotti Hi-Storia sul territorio», precisa. «Finora 60 istituti scolastici italiani hanno inserito il progetto nel piano dell’offerta formativa o attivato una convenzione, per realizzare uno o più dispositivi nel territorio di riferimento».
Trasmettere competenze digitali e sociali agli studenti, ma non solo. «Hi-Storia rappresenta un modo con cui le scuole possono realizzare azioni didattiche tese alla valorizzazione del proprio territorio». Queste le scuole abruzzesi coinvolte nel progetto: istituto comprensivo Pescara 7, Iis “Ovidio” di Sulmona, istituto comprensivo 2 di Chieti, Nautico di Ortona, istituto comprensivo 2 di Ortona, liceo “Curie” di Giulianova.
«Presto saremo anche a L’Aquila e ad Aosta. Con gli studenti lavoriamo alle diverse fasi di realizzazione dell’audioguida, partendo dallo studio del monumento fino a testare il dispositivo finito», aggiunge Emanuela. «Il lavoro è diversificato a seconda del grado dell’istituto. L’obiettivo è insegnare ai ragazzi un metodo di lavoro che consenta di guardare le città con nuovi occhi. Le scuole hanno creduto in Hi-Storia, cogliendone la portata innovativa. Svolgiamo anche formazione docenti all’Itis “Zuccante” di Mestre». Tra i riconoscimenti conquistati da HiStoria il Premio Innovazioni di Confindustria Chieti Pescara e la menzione di merito nella sezione Education alla Maker Faire Rome. «Dal 2016 siamo inseriti tra le buone pratiche dell’alternanza scuola-lavoro dall’Ufficio scolastico regionale. Al progetto partecipano membri della sezione provinciale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti».